IL FILM DELLA SETTIMANA

martedì 8 luglio 2008

Simple Plan:band dell'estate?


di Ester Bucaria

Ci hanno già fatto sognare con due CD: “No Pads, No Helmets… Just Balls” e “Still Not Getting Any”.
Ci hanno fatto aspettare per quasi quattro anni.
E finalmente il 15 febbraio 2008, è uscito il loro ultimo lavoro che, effettivamente, si meritava tutta questa trepidante attesa: “Simple Plan”. Esatto, si chiama proprio come la band canadese che l’ha creato: i cinque ragazzi si sentono molto rappresentati da questa musica, e proprio per questo hanno scelto il loro terzo album studio per portare il loro nome.

La band, nata ufficialmente a Montreal nel 1999, è dunque al suo terzo CD; ma il nuovo disco, come già annunciato, ha stupito un po’ tutti. Ha un qualcosa in più dei primi due.
Sarà merito dei tre fantastici produttori che hanno collaborato alla sua realizzazione, Danja, Dave Fortman e Max Martin?
Sarà stato il mix tra la musica di Justin Timberlake (a cui, hanno detto in alcune interviste, si sono ispirati) e la loro energia scatenata e grintosa, i loro cori avvolgenti?
Forse sì, forse no. Forse sono davvero maturati musicalmente, e hanno voluto regalarci dei brani coi fiocchi, diversi dal solito ma ancora più coinvolgenti dei precedenti.

Ma in cosa sta la grande rivoluzione? Si può dire che stia soprattutto nella prima parte del CD, nelle prime sei canzoni. In esse, i Simple Plan si sono sbizzarriti e hanno creato dei bellissimi miscugli tra vari generi e il loro pop punk di sempre, qualcosa che da loro non ci si aspettava.
Nella seconda parte invece si ritrovano i Simple Plan vecchio stile, con successi come “Time To Say Goodbye”.

Dal CD sono stati estratti due singoli: il primo, “When I’m Gone”, ha anticipato l’uscita dell’album, e il suo testo parla della rottura della relazione tra Pierre, leader e voce del gruppo, e la sua ragazza; il secondo invece si intitola “Your Love Is A Lie”, ed esprime la rabbia per i falsi amori e i tradimenti. Il soggetto centrale, in effetti, è proprio l’amore, l’amore visto sotto diverse sfumature; non mancano però temi come la ribellione in “Generation” (canzone peraltro molto originale, con ritmo quasi hip-hop e dove compare addirittura… una trombetta!) e la lotta contro il cancro in “Save You” (brano dedicato al fratello del cantante del gruppo).

Insomma, c’è tanto da scoprire. E i nuovi Simple Plan piacciono, come dimostrano le vendite del disco finora. Evidentemente è valsa la pena di lavorare per così tanto tempo (sono entrati negli studi di registrazione a giugno 2007). I ragazzi erano un po’ spaventati all’idea di cambiare, di allontanarsi dalle loro abitudini musicali, di essere troppo audaci… ma hanno colto la sfida con se stessi, e hanno fatto bene!
Non hanno deluso i loro fan ma hanno allo stesso tempo creato qualcosa di nuovo che ha attirato tanti amanti della musica.

di Ester Bucaria

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